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Accendere dal proprio smartphone il proprio server cloud che in realtà è a pochi centimetri da te, è una soddisfazione non da poco per chi bada più alla forma che alla sostanza, perché il nostro braccio ha limiti fisici, almeno per questa operazione, nettamente superiori a quelli di una rete di comunicazione.
Pertanto smaterializzata anche l'accensione, si è praticamente svincolati dal luogo in cui si è, per poter usufruire di servizi di archiviazione dati, gestione dei contatti, attività, chat, chiamate, videochiamate, ecc.. magari sincronizzati fra tutti i propri dispositivi elettronici e volendo anche con quelli di altri.
Certo per fare tutto ciò ci sono servizi quali Google drive , Dropbox ecc... che ci prometto di pensare a tutto loro, magari offrendoci risorse infinite, quando sulla Terra non sono sufficienti nemmeno le patate per i quasi gli otto miliardi attuali di persone che la popolano ma farsi un orticello sperando che la talpa ci lasci qualche patata potrebbe essere una buona idea.
Fortunatamente grazie all'impegno della comunità di sviluppatori di software open source c'è NextCloud che è sia un server privato di sincronizzazione e condivisione dei file sia un server di comunicazione.
Il suo codice sorgente è completamente aperto e si può facilmente installare su un proprio computer anche poco potente, magari in disuso, a casa propria oppure volendo affidandosi ad un servizio di hosting remoto, ma in entrambi i casi si avrà il controllo delle proprie foto, del proprio calendario, dei propri contatti, dei propri documenti e di qualsiasi altra cosa in totale sicurezza; infatti i file utente vengono crittografati durante il trasferimento e possono essere crittografati anche sul disco.
È presente anche un app store dove trovare applicazioni per aggiungere funzionalità in modo semplice e veloce per personalizzare ulteriormente i servizi di cui si necessita sul proprio server cloud, magari ospitato in casa, ufficio, magazzino, laboratorio, fabbrica, Marte, masseria, cascina, grotta, lettiera del gatto, ecc...
Indubbiamente una soluzione Cloud in sede come NexCloud ha innumerevoli vantaggi: quali il totale controllo dei propri dati e delle proprie comunicazioni, la scalabilità, la personalizzazione, ecc... contro alcuni svantaggi quali: la gestione dell'hardware che potrebbe guastarsi, i consumi elettrici, per chi non ha un impianto ad energia rinnovabile, ecc...
Per rendere più affidabile il sistema è comunque preferibile almeno optare per un hardware dotato di un sistema di archiviazione Raid che in caso di rottura di un dispositivo di archiviazione, previene la possibile perdita di dati.
A seguire saranno illustrati passo passo tutti i passaggi necessari, alla portata di tutti quelli che hanno un minimo di alfabetizzazione informatica.
1) 0:00 Introduzione
2) 3:01 Installazione Debian
3) 10:54 Configurazione Router
5) 16:52 Installazione Nextcloud
6) 23:02 Installazione Client per Desktop e Smartphone
7) 25:00 Esempi di Utilizzo
Dedico questa riparazione alle docce fredde che hanno temprato il mio spirito dandomi le capacità che anni di esperienza da idraulico fai da te non sono riusciti a darmi.
Declino ogni responsabilità per eventuali danni a persone, animali e cose eventualmente occorsi a chi volesse imitare la procedura illustrata nel video che ha scopo di puro intrattenimento. Iscriviti al canale. Grazie per la visione. Ciao.
Lista comandi da eseguire
sudo su (per acquisire i privilegi di amministratore)
apt update
apt install snapd
snap install core
snap install hello-world (opzionale)
snap install nextcloud
snap changes nextcloud
snap info nextcloud
snap interfaces nextcloud
nextcloud.manual-install [username] [passwors] (sostituirre [username] [passwors] con quelli scelti)
nextcloud.occ config:system:get trusted_domains
nextcloud.occ config:system:set trusted_domains 1 --value=[sottodominio].duckdns.org (sostituire [sottodominio] con il sottodominio scelto)
nextcloud.occ config:system:set trusted_domains 2 --value=[x.x.x.x] (sostituire [x.x.x.x] con l'indirizzo ip del server sulla LAN)
nextcloud.occ config:system:get trusted_domains
ufw allow 80,443/tcp (opzionale)
nextcloud.enable-https lets-encrypt
nano /etc/hosts
[x.x.x.x] [sottodominio].duckdns.org (riga da aggiundere nel file /etc/hosts, sostituire [x.x.x.x] con l'indirizzo ip del server sulla LAN e [sottodominio] con il sottodominio scelto)
systemctl set-default multi-user.target (opzionale)
Accendere dal proprio smartphone il proprio server cloud che in realtà è a pochi centimetri da te, è una soddisfazione non da poco per chi bada più alla forma che alla sostanza, perché il nostro braccio ha limiti fisici, almeno per questa operazione, nettamente superiori a quelli di una rete di comunicazione.
Pertanto smaterializzata anche l'accensione, si è praticamente svincolati dal luogo in cui si è, per poter usufruire di servizi di archiviazione dati, gestione dei contatti, attività, chat, chiamate, videochiamate, ecc.. magari sincronizzati fra tutti i propri dispositivi elettronici e volendo anche con quelli di altri.
Certo per fare tutto ciò ci sono servizi quali Google drive , Dropbox ecc... che ci prometto di pensare a tutto loro, magari offrendoci risorse infinite, quando sulla Terra non sono sufficienti nemmeno le patate per i quasi gli otto miliardi attuali di persone che la popolano ma farsi un orticello sperando che la talpa ci lasci qualche patata potrebbe essere una buona idea.
Fortunatamente grazie all'impegno della comunità di sviluppatori di software open source c'è NextCloud che è sia un server privato di sincronizzazione e condivisione dei file sia un server di comunicazione.
Il suo codice sorgente è completamente aperto e si può facilmente installare su un proprio computer anche poco potente, magari in disuso, a casa propria oppure volendo affidandosi ad un servizio di hosting remoto, ma in entrambi i casi si avrà il controllo delle proprie foto, del proprio calendario, dei propri contatti, dei propri documenti e di qualsiasi altra cosa in totale sicurezza; infatti i file utente vengono crittografati durante il trasferimento e possono essere crittografati anche sul disco.
È presente anche un app store dove trovare applicazioni per aggiungere funzionalità in modo semplice e veloce per personalizzare ulteriormente i servizi di cui si necessita sul proprio server cloud, magari ospitato in casa, ufficio, magazzino, laboratorio, fabbrica, Marte, masseria, cascina, grotta, lettiera del gatto, ecc...
Indubbiamente una soluzione Cloud in sede come NexCloud ha innumerevoli vantaggi: quali il totale controllo dei propri dati e delle proprie comunicazioni, la scalabilità, la personalizzazione, ecc... contro alcuni svantaggi quali: la gestione dell'hardware che potrebbe guastarsi, i consumi elettrici, per chi non ha un impianto ad energia rinnovabile, ecc...
Per rendere più affidabile il sistema è comunque preferibile almeno optare per un hardware dotato di un sistema di archiviazione Raid che in caso di rottura di un dispositivo di archiviazione, previene la possibile perdita di dati.
A seguire saranno illustrati passo passo tutti i passaggi necessari, alla portata di tutti quelli che hanno un minimo di alfabetizzazione informatica.
1) 0:00 Introduzione
2) 3:01 Installazione Debian
3) 10:54 Configurazione Router
5) 16:52 Installazione Nextcloud
6) 23:02 Installazione Client per Desktop e Smartphone
7) 25:00 Esempi di Utilizzo
Dedico questa riparazione alle docce fredde che hanno temprato il mio spirito dandomi le capacità che anni di esperienza da idraulico fai da te non sono riusciti a darmi.
Declino ogni responsabilità per eventuali danni a persone, animali e cose eventualmente occorsi a chi volesse imitare la procedura illustrata nel video che ha scopo di puro intrattenimento. Iscriviti al canale. Grazie per la visione. Ciao.
Lista comandi da eseguire
sudo su (per acquisire i privilegi di amministratore)
apt update
apt install snapd
snap install core
snap install hello-world (opzionale)
snap install nextcloud
snap changes nextcloud
snap info nextcloud
snap interfaces nextcloud
nextcloud.manual-install [username] [passwors] (sostituirre [username] [passwors] con quelli scelti)
nextcloud.occ config:system:get trusted_domains
nextcloud.occ config:system:set trusted_domains 1 --value=[sottodominio].duckdns.org (sostituire [sottodominio] con il sottodominio scelto)
nextcloud.occ config:system:set trusted_domains 2 --value=[x.x.x.x] (sostituire [x.x.x.x] con l'indirizzo ip del server sulla LAN)
nextcloud.occ config:system:get trusted_domains
ufw allow 80,443/tcp (opzionale)
nextcloud.enable-https lets-encrypt
nano /etc/hosts
[x.x.x.x] [sottodominio].duckdns.org (riga da aggiundere nel file /etc/hosts, sostituire [x.x.x.x] con l'indirizzo ip del server sulla LAN e [sottodominio] con il sottodominio scelto)
systemctl set-default multi-user.target (opzionale)
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